Chiudere i cerchi

Ieri stavo riflettendo sulla mia vita e... "tac!" ho avuto una "illuminazione", un insight per dirla in termini moderni. Nulla di eclatante, nulla di gigantesco, solo una piccola-grande intuizione: nella vita è importante chiudere i cerchi. Forse vi starete facendo una grassa risata a leggere questa banalità o forse no. Forse vi chiedete come mai chiamo questa cosa, che per alcuni può essere una normalità, illuminazione o insight... per me, Stefano, 34enne ancora studente e lavoratore (faccio il possibile per farmi strada nell' intricato mondo del lavoro), con la mia vita, il mio sistema di credenze, il mio carattere e con tutto quello che mi è accaduto che mi ha permesso di essere come sono, non è un argomento barra azione barra filosofia tanto scontato.
Ho compreso di come sia importante portare a compimento ciò che si era iniziato, sia esso un lavoro, una relazione, un obiettivo "x" o un libro da leggere! Io sono quello dei "10 libri incominciati e mai finiti" per capirci. Come penso accadrà, per molti di voi che leggete, tutto questo sembrerà banale, scontato, una vera stupidaggine! Ma ci sono persone, come me, che hanno un carattere per così dire eclettico, multisfaccettato, poliedrico. Persone che amano tuffarsi in mille cose, che hanno mille interessi e fanno tante e tante attività, anche molto distanti tra loro. Io definirei persone così molto "aria", citando l'elemento del 4° chakra (il chakra del Cuore, Anahata, il cui elemento è appunto l'aria) predominante in esse. Il problema di persone così, se non ben gestiscono la loro infinita voglia di intraprendere nuovi percorsi, sia piccoli come iniziare a studiare qualcosa di nuovo, sia più complessi come imparare a suonare uno strumento musicale da 0, è che si perdono e si dis-perdono. Ed io sono proprio tra questi. Risultato: cerchi lasciati spesso e volentieri aperti!
Chiudere un cerchio si riferisce, per come la sto intendendo, sia nel completamento di qualcosa di nuovo ma anche nel liberarsi da qualcosa di vecchio che ormai non ci appartiene più come ad esempio una relazione sentimentale ormai finita o un percorso, ad esempio di studio, che ormai non ci soddisfa, non ci dà più stimoli nè utilità per il futuro e abbiamo deciso di terminare per aprirci ad altro.
Ho compreso, che in molti casi la mia vita non ha "spiccato il volo" proprio perché non avevo chiuso dei cerchi, sia passati che presenti; citando un post del sito https://angolopsicologia.com/ riferito ai cerchi del passato:
"Fino a quando non chiudiamo il cerchio l'esperienza continuerà a provocarci dolore e sofferenza. Infatti, questa ci può generare una vertigine emotiva che ci impedisce di guardare chiaramente al futuro e guarire dalle nostre ferite. Imparare a lasciar andare ciò che ci danneggia. Sono migliaia le ragioni per cui ci aggrappiamo al passato, ma tra queste vi è sempre la paura dell'ignoto e la nostra tendenza a rimanere nella nostra zona di comfort. Anche se suona contraddittorio, ci fa più paura fare il passo successivo piuttosto che continuare a soffrire restando nel punto in cui ci troviamo. Ma non possiamo vivere il presente tenendo un piede nel passato. Ciò che è successo è successo, dobbiamo liberarci della sua influenza perché altrimenti non potremo crescere come individui."
E' importante fare il resoconto delle cose che ormai non ci soddisfano più e chiedersi se vale ancora la pena mantenerle nella propria vita. Alle volte la risposta non è così semplice da dare perché sappiamo tutti di quanto possa essere complessa la scelta di abbandonare o no una relazione amicale che magari ci ha deluso più volte e che con tanta fatica abbiamo cercato di sostenere nonostante i disagi o un percorso universitario che è difficile lasciare sapendo che per esso abbiamo faticato giorni e giorni della nostra vita, fatto battaglie, guerre e comprendere quando è il momento di chiuderla non è facile come bere un bicchier d'acqua. Quindi sicuramente, prima di decidere di chiudere un cerchio così importante è bene mettere sui piatti della bilancia i pro e i contro dell'azione e capire bene, attraverso una attenta analisi, il da farsi. Voglio concludere con un passo di Paolo Coelho che trovo molto bello e mi ha fatto riflettere: «Chiudere i cicli, chiudere le porte, finire i capitoli - comunque lo vogliamo chiamare, ciò che importa è lasciare nel passato il momento di vita che abbiamo finito. Hai perso il lavoro? Hai chiuso una relazione d'amore? Hai lasciato la casa dei tuoi genitori? Sei andato all'estero a vivere? Una lunga e vecchia amicizia si è interrotta all'improvviso? Puoi passare tutto il tempo che vuoi pensando al perchè sia successo. Puoi dirti che non farai un altro passo finchè non capirai perché le cose che erano così importanti nella tua vita si sono trasformate in polvere. Ma le cose passano, e il meglio che possiamo fare è lasciarle davvero andare via...»