fisiologia energetica

Quando si parla di "Energia" riferita all'essere umano, spesso si cade in numerose trappole e vicoli ciechi da cui risulta difficile divincolarsi. In realtà l'Energia che circola all'interno del corpo umano, chiamata dai cinesi "qi" (letteralmente "soffio"), è stata studiata e approfondita ormai da secoli. Per fare chiarezza sull'argomento, penso sia molto utile citare il libro di Ruggero Dujani, medico, agopuntore e omeopata "Fisiologia energetica, clinica energetica" ed. Tecniche Nuove, che spiega molto bene di cosa stiamo parlando:
«La fisiologia è la scienza medica che ha per fine la comprensione delle leggi generali che regolano il funzionamento del corpo umano e del suo componente fondamentale: la cellula.
Quando queste leggi vengono meno, compare lo stato di malattia.
La fisiologia energetica integra nella fisiologia umana normale le leggi Universali e Cosmiche.
Questa apertura è mal vista dalla scienza ed è stata ignorata perché ritenuta caratteristica degli "antichi", quindi non moderna, non scientifica, e si è trascurato il fatto che queste leggi sono invece frutto di speculazioni accuratissime.
Chi se ne occupa con animo sereno è colpito dalla loro attualità, tanto da far pensare che potrebbero essere utilizzate per nuove scoperte.
La fisiologia energetica descrive il quadro e i principi generali che ci permettono di comprendere i fenomeni vitali e di situarli; non si limita a farne soltanto un inventario.
Non si definiscono i funzionamenti meccanici di strutture organiche o apparati ma i principi che ne reggono i movimenti e le trasformazioni poiché la vita è mutazione, movimento e relazione.
Ora, chi studia e pratica la medicina energetica si trova un po' nei panni, si parva licet.., di Giovanni Kepler (Keplero) che scoprì una misteriosa forza che attraeva i pianeti e li manteneva in orbita, e non trovò nome più scientifico di "forza dello Spirito Santo".
Per fortuna cento anni dopo Isaac Newton fornì leggi matematiche alla Forza dello Spirito Santo che diventò, con generale soddisfazione, la gravitazione universale, vulgo, la forza di gravità.
Dal capitolo precedente sappiamo un po' di più sull'energia, e sappiamo di quale forza si tratti quando si parla di esseri viventi, e soprattutto sappiamo dove viene fabbricata, quale potenza ha e a cosa serve.
Ma perché il dato energetico dei fenomeni viventi ci interessa tanto, e perché riesumiamo testi di tremila anni fa?
Perché l'Energia per noi è anche, e soprattutto, il farmaco che ci permette di intervenire nelle alterazioni fisiologiche; e la fisiologia cinese è l'unica che ne abbia sistematizzato le leggi e codificato il modo di utilizzazione.
L'energia biologica
In medicina il termine energia è scarsamente usato se non nei metabolismi. Dopo il primo biennio del corso di laurea, quasi non se ne parla più; che le malattie siano delle alterazioni energetiche, prima che anatomiche, non solleva molti entusiasmi.
Dopo gli studi di Morgagni, descritti nel suo testo fondamentale De causa et sedibus morborum per anatomen indagata, il concetto di malattia come lesione anatomopatologica, ossia come alterazione grossolana dei tessuti, prese il sopravvento che durò fino a Pasteur, quando si decise che la causa delle malattie erano i microbi.
Anche se si trattò di una decisione sofferta e non priva di controversie, essa rimane tuttora in vigore, non importa se microbi e virus necessitano di un terreno favorevole, fisico, psichico e energetico, per svilupparsi.
Poi vennero alla ribalta i virus. La ricerca dei virus, solo negli Stati Uniti, è fornita di una sovvenzione pari al bilancio sanitario dell'intera Africa.
E ancora oggi non si è finito di scoprirne; quanto a terapia, però: zero; la migliore resta quella di mantenersi in buona salute.
Perché, e bisogna che lo dica, i batteri e i virus non provocano malattie se l'Energia del corpo è fiorente e vigorosa.
Il termine Energia è la traduzione moderna del termine cinese Qi (pronuncia ci), o del termine giapponese KI.
Qi significa vapore, emanazione, soffio, alito di vita, vita che anima un corpo, l'elemento sottile di tutte le cose, l'essenza. E' il principio, la regola, l'ordine, la fibra, la sostanza, la forma, la configurazione.
Il Sangue è l'insieme della respirazione e dell'alimentazione, dell'acqua e del Qi.
Quindi il termine energia è improprio; è una traduzione limitativa, discussa e discutibile del Qi, anche se può venire utile, ma il suo impiego sistematico limita la visione dell'uomo globale e universale in una sorta di meccanicismo energetico della vita corporea.
È impreciso considerare l'Energia come qualcosa che diamo o togliamo in senso terapeutico. L'Energia non va oppure viene, l'Energia è, e anche l'elettrone e l'ATP sono soltanto entità e mezzo dei quali si manifesta.
Il Qi, come l'energia in fisica e in meccanica, compie un lavoro, quindi ci permette, opportunamente modulato, di intervenire nelle funzioni fisiologiche e patologiche e nella loro fenomenologia.
Così sono assicurati i rapporti tra principio, ordine, essenza, materia, sangue, respirazione, alimentazione, organi, visceri, Energia Mentale, mediati dal Qi che anima gli esseri in mutazione e trasformazione perpetua.
Approfondendo l'argomento si vedrà come il Qi sia reale, e faccia parte integrante e "necessaria" della fisiologia clinica energetica, e come la terapia debba essere orientata secondo il suo Stato, Qualità, Spazio, Tempo e Mutazione.
I livelli energetici
Nella Fisiologia classica si sa che il funzionamento degli organi e dei visceri è dovuto a meccanismi energetici, ma non esiste una sistematica energetica cui fare riferimento.
Inoltre, è scarsa la conoscenza dei collegamenti e rapporti materiali e energetici tra organi, visceri e funzioni. Gli unici collegamenti sono affidati alla circolazione sanguigna, alle connessioni neurologiche e ai rapporti umorali delle ghiandole endocrine.
Per la medicina energetica le funzioni tra apparati, funzioni e psiche sono integrate tra di loro e con l'intero organismo.
Le integrazioni sono mantenute e rappresentate da una rete di collegamento di linee virtuali, i Meridiani, e da rapporti di eccitazione e inibizione codificati come Legge dei Cinque Elementi.
I meridiani sono organizzati in una griglia di livelli energetici cui devono essere riferiti i fenomeni fisiologici di uguale energia.
Conosciamo così la loro organizzazione spaziale e abbiamo una base per poter influire terapeuticamente su di essi.
I meridiani, tuttavia, non vanno intesi come un sistema idraulico in cui scorre e si trasporta l'Energia, il Qi, ma piuttosto come il riassunto di un campo coerente energetico universale riferito alla fisiologia.
Inoltre, non si influisce sul campo solo localmente ma, trattando un punto, l'effetto è risentito sull'intera rete, anche a distanza. Trattando un meridiano si hanno effetti su altri meridiani posti a distanza e con tutte altre funzioni.
Su questa griglia si riconoscono le relazioni temporali dei fenomeni, le sequenze delle mutazioni, la posizione spaziale, la qualità e la quantità dell'energia.
Le leggi che regolano i movimenti delle manifestazioni fisiologiche umane possono così essere situate spazialmente e classificate energeticamente.
Questa dialettica viene quindi inquadrata in un sistema quadridimensionale, dove giocano tempo, spazio, mutazione, stato e qualità.»