Cosa fare quando ci si sente a disagio

24.02.2017

Qual è la prima cosa da fare quando ci sentiamo a disagio? Qual è la prima cosa da fare quando proviamo un malessere interiore? La risposta è farsi questa piccola domanda e chiedersi: "cosa posso fare, adesso, in questo momento, per rendermi felice?". Cosa si può fare adesso, proprio adesso, non tra un giorno, non tra una settimana, non in un tempo futuro incerto per migliorare questa condizione?

Spesso si cade nella trappola di voler cercare una soluzione ad un proprio disagio che sia esterna e che richieda tempo; mi spiego meglio: spesso si ricerca qualcosa che possa migliorare il nostro umore o il nostro momento "no", al di fuori, fuori di noi, qualcosa che non riguardi direttamente noi, ma qualcun altro o una condizione esterna. Per esempio si potrebbe pensare che quando il mio amico X mi chiamerà e vorrà uscire con me, allora mi potrò sentire felice. Un altro pensiero ancora potrebbe essere quello di pensare che quando la mia relazione con la mia partner andrà meglio, allora mi passerà questo stato di malessere che sento, questo senso di incompletezza e di solitudine... un altro esempio ancora potrebbe essere il credere che il nostro malessere o malumore dipenda dalla nostra condizione economica e quindi iniziare a riempirci il cervello con frasi del tipo: "quando avrò più soldi, allora sì che potrò sentirmi realizzato e meno sotto pressione per le bollette da pagare" oppure "quando avrò un lavoro migliore, potrò permettermi di fare più viaggi, di spostarmi di più nel mondo, e questo migliorerà il mio stato di salute". Ora, non tutti i disagi vengono per un bisogno di tipo psicologico, alcune volte capita di sentirsi male perché effettivamente il corpo si è "rotto", si è ammalato, e allora si desidera una condizione diversa rispetto quella che si ha. Con una gamba rotta e il conseguente passaggio dalla condizione di potersi muovere liberamente nello spazio a quella di rimanere allettato per diversi giorni o il potersi muovere solo con l'ausilio di una stampella, il senso di limitatezza che si può sperimentare e in certi casi di vera e propria "impotenza" per non poter fare tutto quello che si vuole con le proprie gambe, può venirci a trovare sovente e creare appunto uno stato di grande disagio.

Ma, anche in questi casi, è davvero necessario lasciarsi prendere completamente dallo sconforto? Non sarebbe comunque meglio chiedersi: "cosa posso fare, io, adesso per stare meglio?". Guardare la situazione dal presente, osservando le reali possibilità che si posseggono adesso, e sottolineo, ADESSO, per poter cambiare e migliore il proprio umore, il proprio stato emotivo?

Adesso, in questo momento in cui sento il disagio, oltre che ad osservarlo e viverlo, piuttosto che immaginare una condizione futura in cui sarà cessato, posso forse fare qualcosa di concreto per favorire un maggior stato di benessere? Apro una parentesi: non bisogna cedere alla tentazione di pensare che non sia possibile avere un miglior stato di benessere, perché il benessere, ben-essere ovvero l'esistere bene, quello stato felice di salute, di forze fisiche e morali, definizione tratta dal vocabolario Treccani, è, o dovrebbe essere, il nostro normale stato di esistenza, non uno stato raggiunto solo in determinate circostanze, perlopiù fortuite, poche volte all'anno o addirittura nella vita! Né bisogna cedere alla tentazione di credere che derivi da qualcuno di esterno a noi! Certo, un ragazzo o una ragazza che ti ama, degli amici che ti vogliono bene, una famiglia che ti accoglie e ti protegge, sono condizioni assolutamente favorevoli per vivere in uno stato di Ben-Essere. Ma non sempre sono circostanze che si possono avere, non tutti le posseggono e non per questo tutti sono infelici o vivono nel Mal-Essere! Tantomeno, se ci si riflette un po', non è detto che vivendo in compagnia di tutte le suddette circostanze, si viva nel Ben-Essere, scusate il gioco di parole!

Ma torniamo al disagio, al momento "no"......

"Cosa posso fare io, adesso, per stare meglio?"

Le risposte potrebbero essere le più varie e, a seconda dei casi, essere anche molto diverse.

Per stare meglio adesso, potremmo aver bisogno di farci una passeggiata o di fare un po' di esercizio fisico.

Potrebbe essere il prepararsi una tisana o un the, magari accompagnato da della buona frutta che ci piace e gustarcela in tutta calma.

Ancora, potrebbe essere il restare un po' da soli, spegnere il telefonino per un'ora, spegnere il pc, la tv e tutti vari mezzi di comunicazione e rimanere rilassati a letto per un po', senza nessuno che ci disturbi o ci chieda come stiamo.

Anche iniziare a dar sfogo, se lo si possiede, alla propria "vena artistica" e iniziare a produrre qualcosa di creativo, dal fare una torta, al dipingere su tela, al cantare o al comporre musica.

Qualunque sia la cosa che possiamo fare, comprendiamo che la possiamo fare, che è nostra e soltanto nostra, che si ha sempre la possibilità di fare qualcosa per se stessi, in questo preciso momento, per stare bene, senza aspettare per forza che le condizioni esterne migliorino.

E tu, adesso, cosa puoi fare per stare meglio?

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